La mesoterapia antalgica è un trattamento ambulatoriale che consiste in iniezioni sottocutanee multiple di farmaci, somministrati attraverso aghi sottili e molto corti.
Nell’articolo di oggi, la Dott.ssa Eliana Lanza ci parlerà della mesoterapia e ci mostrerà a cosa serve.
A cosa serve la Mesoterapia
La mesoterapia è un trattamento indicato per la risoluzione di contratture muscolari dolorose di origine infiammatoria o artrosico-degenerativa come cervicalgia, lombalgia, o cefalea muscolo-tensiva.
Ma si utilizza anche nel trattamento di tendinopatie, come epicondilite e tendinite rotulea e achillea, o di traumi contusivi-distorsivi, dal colpo di frusta alla distorsione della caviglia.
Le iniezioni che vengono effettuate durante il trattamento infatti, non sono sistemiche, ma intradermiche, consentendo maggior rapidità d’effetto da parte dei farmaci ed il raggiungimento dei tessuti più profondi con dosi minori di soluzione farmacologica
La mesoterapia, dunque, oltre a risultare una tecnica più che adeguata al trattamento disturbi di natura pseudo-patologia. Si tratta anche di una tecnica sfruttata per combattere disturbi di natura estetica.
Essa infatti può essere scelta per disintossicare l’organismo dalle scorie in eccesso, eliminare i liquidi e, contemporaneamente, tonificare ed elasticizzare la pelle.
Mesoterapia: in cosa consiste il trattamento
Con questo trattamento, il paziente viene curato con farmaci diluiti in soluzione fisiologica ed iniettati nell’area intradermica tramite un ago unico, oppure tramite multi-iniettori (fino a 18 aghi).
Naturalmente, prima del trattamento, lo specialista si dovrà accertare che il paziente non sia allergico al farmaco usato, per evitare effetti indesiderati.
In genere, per ottenere risultati soddisfacenti, occorrono un minimo di 8-10 sedute di mesoterapia.
Per ottenere un risultato ottimale dal punto di vista estetico, la mesoterapia può essere supportata da terapie complementari come linfodrenaggio, bendaggi, idromassaggi, fanghi termali ecc.
È fondamentale però tenere a mente che il trattamento non si può effettuare se nelle aree cutanee interessate si ha presenza di ferite e, in generale, è controindicato in casi di allergia ai farmaci utilizzati, in gravidanza e durante l’allattamento.