L’elettroporazione è una tecnica utilizzata in medicina estetica in trattamenti volti al miglioramento dell’aspetto della pelle e combattere eventuali inestetismi cutanei.
Nell’articolo di oggi, la Dott.ssa Eliana Lanza, ci parla dell’elettroporazione mostrandoci cos’è e a cosa serve.
Elettroporazione: cos’è e come si esegue
Il trattamento garantisce l’apertura dei pori mediante piccole scariche elettriche e la successiva introduzione nella cute di sostanze utili ad ottenere lo scopo desiderato.
Per effettuare l’elettroporazione, viene utilizzato un particolare apparecchio elettrico dotato di un manipolo che ha la capacità di generare corrente elettrica pulsata.
L’azione degli impulsi e della corrente avviene congiuntamente e dà luogo a grandi risultati. Gli impulsi, infatti, riescono con la loro azione a dilatare i pori cutanei portando nel derma tutte quelle sostanze che il chirurgo ha inserito appositamente sul manipolo in precedenza.
La durata del trattamento varia a seconda della parte del corpo interessata, e può variare dai 20 minuti quando si interviene sul viso a quasi un’ora per trattamenti che interessano, ad esempio, glutei, gambe, braccia o addome.
Un ciclo completo prevede almeno 10 sedute, a cadenza settimanale.
In quali ambiti si applica
L’elettroporazione può essere impiegata sia nei trattamenti del viso che in quelli del corpo.
Per quel che riguarda la zona del viso, il trattamento risulta utile per contrastare l’invecchiamento cutaneo, le rughe e per ossigenare la pelle. Può essere utilizzata anche per ridare al derma elasticità e luminosità e per eliminare macchie, occhiaie e borse sotto gli occhi.
Nelle terapie che riguardano il corpo, invece, l’elettroporazione permette di contrastare la cellulite e alle adiposità localizzate ad esempio su glutei e cosce; ma anche la tonificazione e il rimodellamento, il rassodamento, risultando un efficace rimedio alle smagliature.
Il suo utilizzo può essere anche medico e migliorare il trattamento di cicatrici e acne.